- Il comandante deve fare, assieme a tutti i membri dell’equipaggio, il programma della crociera o del trasferimento.
- Tutti devono condividere: gli obbiettivi, le difficoltà, i rischi, lo stress. Solo così si creerà la squadra.
- Il comandante è il leader, ha quasi l’obbligo di essere: il più esperto, il più equilibrato, quello che prevede. La leadership la si conquista giorno per giorno, con il saper fare ed esercitando la delega ed il controllo. Lo skipper deve quindi fidarsi delle persone e capire quello che è meglio per l’equipaggio e la barca.
- Il comandante ha un ruolo fondamentale per gestire i conflitti, facendo leva sulla fiducia in sé stessi e sull’unità del gruppo.
- Ciascuno dell’equipaggio deve avere la visione del rischio ed in particolare conoscere le principali norme di sicurezza.
- Il comandante deve condividere con l’equipaggio lo studio: della rotta, del vento e del meteo.
- Il comandante per primo dovrebbe usare sempre il “Noi” facciamo e non il “Io faccio”, questo linguaggio aiuta a superare i fraintendimenti, i silenzi, le cose non dette. La parola d’ordine è: socializzare.
- Nel caso a bordo ci siano due skipper di pari esperienza, va definito fin dalla partenza chi assumerà il comando.
- In una barca charter vanno chiarite subito le responsabilità tra lo skipper e chi ha fatto il contratto di noleggio, solitamente chi fornisce la garanzia per eventuali danni all’imbarcazione è il noleggiatore non lo skipper.